SITO IN COSTRUZIONE | giornale online dell' Istituto di Istruzione Secondaria Enrico Fermi gaeta - italy | dirigente scolastico prof.ssa maria rosa valente | redazione: La Rocca Arianna - Ciccarelli Alberto - Iannola Vincenzo - Maggiacomo Noemi - Lamberti Beatrice - Dieni Francesca - Di Lorenzo Valentina - Hiler Rosa - Ble' Sharon - Brongo Fiorenzo - Tallini Cassandra - Di Maccio Antonietta - Mura Roberta - Palazzo Francesco - Di Crasto Giorgia - Scuccimarra Sara - Ricca Federica - Lollo Nunzia - Tucciarone Silvia - Lombardo Ilaria - Pellegrino Maja - Pellegrino Selina - Camelio Noemi - Coscione Daniele - Annunziata Chiara - Matteuzzi Elena - Pezza Giorgia - Terracciano Aurora - Bellettini Pierluigi - Toscano Noemi | vignettisti-disegnatori: Ruggieri Giulia - Perrone Antonio - Sorgente Jacqueline - Pellegrino Maja | referente\supervisione\redazione grafica: prof. natale capodiferro | SITO IN COSTRUZIONE

Istituto

"Shipwreck" una bella foto                                      a cura della redazione


Pubblichiamo la foto di una nostra compagna, Lollo Nunzia della 5^ M dell'indirizzo ITE, che è stata premiata con la pubblicazione sul giornale "Digital Camera Magazine"  La foto, molto bella è questa








Il commento di Nunzia Lollo, che è anche la descrizione, ha consentito la pubblicazione:La foto rappresenta metaforicamente una naufraga che approda a riva con una rosa fra le mani in segno di speranza, fiore che si contrappone alla corda, simbolo invece di oppressione"






AIUTIAMO MELISSA                             

a cura di Ricca Federica 4^ M ITE



Gaeta in un abbraccio

E' partita una vera e propria gara di solidarietà per aiutare Melissa, una bambina di 5 anni che dovrà subire degli interventi al viso perchè aggredito da "male del secolo". Sarà operata da un chirurgo americano in una clinica tedesca a Berlino. Questa iniziativa è sostenuta dalla Dott.ssa Favi e dalla sua collaboratrice Dott.ssa Francesca di Puccio, a cui si può far riferimento per tutte le questioni tecniche. Dobbiamo ancora recuperare 6.000 euro entro il 13 dicembre!

Con l'intento di raccogliere più fondi possibili, sono stati sparsi tanti salvadanai in tanti angoli di Gaeta, soprattutto nelle scuole e nelle attività commerciali. Il gran cuore dei gaetani si è mobilitato, ma bisogna fare ancora di più se questo servirà a donare un sorriso a Melissa. Si dice che la solidarietà va fatta in silenzio, ma questa volta il "PASSA PAROLA" sarà lo strumento per raggiungere il nostro scopo, perchè niente vale di più della felicità di un bambino.

Una goccia del mare si disperde, ma tante gocce fanno un oceano di FELICITA'. Contribuisci anche tu, aiutaci ad aiutare MELISSA.



OLTRE CHE A SCUOLA IL CONTRIBUTO PUO' ESSERE EFFETTUATO



QUI IL LINK PER DONARE: http://www.gaetachannel.it/notizie/gaeta/6021-aiutiamo-la-piccola-melissa-ecco-come-contribuire-attivata-anche-una-postepay.html



QUI I PUNTI A GAETA:



Stella Simeone Da DONNA KAFBEL via mazzini 22
Giorgia Avallone Pizzeria del Porto via Bausan 40
STUDIO MEDICO Dtt.ssa VALERIA FAVI via Cagliari 28
Manuela Zucco Enoteca Ciccariello via S.Agostino 41
Natalie Romanelli Caffè piazza Roma piazza della libertà 21
RADIO BOTTEGA Gaeta vecchia
Daniluce Varà Asilo nido - via Amalfi
Erasmo Gallinaro Coffe 23 via Venezia 13/15
Elena Freiles Acquario zootecnia gaeta corso cavour 94
Stefano Chinappi Via Fratelli Bandiera 4 Panificio Chinappi
Annagrazia Miele Pub " Quick Burger" ( Stella Artois) lungomare caboto 414
Paola Di Marzo anche in Cooperativa La Valle lo stiamo facendo!!
Alessandra Ciaramaglia Museo diocesano Gaeta piazza cardinale Tommaso De Vio!!!
Antonietta Spinosa TABACCHINO FRANCESCO. VIA INDIPENDENZA, DI FRONTE A MARGHERITA CONAD.
Antonietta Spinosa PARRUCCHIERA MARIA, VIA EUROPA.
Daza Skenè Via Lungomare Caboto 178/ 180
Lucia Vagnati La Cantina DI Ciccillo Vico Gaetani, 22 (Gaeta Medievale)
Elettra Srl Elettra piazza della libertà 12/13

Katiuscia Capuozzo Caffé Cavour galleria Corso Cavour
Salvatore Valente Ristorante pizzeria Re Ferdinando II Via Faustina n. 18 Gaeta medievale
Le Camelie di Coco - Corso Cavour 34, Gaeta
Dana Shoes - Corso cavour 56, Gaeta
Francesco Conte tabacchi di Francesco Conte via indipendenza 224
Anna Capobianco Alimentari Lo spicchio in via indipendenza




DUE POESIE






Piena estate, gelido inverno

a cura di Mazzone Marco 4^ L.S.

Avevo il morale a terra,mi sentivo giù,

poi sei arrivata tu.
Mi hai acceso l’anima e fatto battere il cuore,
mi hai fatto capire il significato della parola amore.
Sei diventata il mio cielo e la mia stella polare,
le mie frastagliate onde ed il mio dolce mare.
Hai iniziato a vivere nella mia mente
e ad infettarla silenziosamente.
Da umana ti sei trasformata in aria,magia e mistero,
ciò che turba o rende sereno ogni mio singolo pensiero.
Mi controlli ormai:mi mostri il paradiso e mi fai vivere l’inferno,
un tuo sorriso è piena estate,ma il tuo silenzio è gelido inverno.
Per il momento,però,è autunno ed io sono in purgatorio,
cercando di pronunciare quel “ti amo” tanto sincero e liberatorio.

Freedom

a cura di  Coscione Daniele 4^ L.S.

io lo so il perché ma non c'è

qualcun altro che sia come me
e io mi chiedo se, come noi
ci sian santi, cattivi o eroi
se viviamo insieme
non capisco perché siamo diversi
non credere che sia, tutto qui,
nella vita dagli altri tu imparerai
lo so ed io sarò
sarò un uomo libero come te
come si può?
se vedo il male tutto intorno a me?
se vuoi che anche l'altro muova un passo
non restare fermo, il tempo passa
sarà sempre tempo per amare l'altro
dai una mano e portalo lontano
io lo so il perché ma non c'è
qualcun altro che pensa anche a me
e io mi chiedo se, come noi
siano bravi tutti ad essere eroi
se cresciamo insieme
non capisco perché odiano il bene
non crederli mai, tutto qui
nella vita tra gli altri tu crescerai
ed io sarò
sarò un uomo libero come te
come si può?
se vedo il male tutto intorno a me?
se vuoi che anche l'altro muova un passo
non restare fermo, il tempo passa
sarà sempre tempo per amare l'altro
dai una mano e portalo lontano
si può, si, io lo so
noi siamo avanti, dai,
siamo importanti
anche se siamo tra tanti, noi
noi rispettiamo l'altro
e lo facciam per essere noi
per essere eroi
ed io sarò
sarò un uomo libero come te
come si può?
se vedo il male tutto intorno a me?
se vuoi che anche l'altro muova un passo
non restare fermo, il tempo passa
sarà sempre tempo per amare l'altro
dai una mano
e portalo lontano 



TRE POESIE DI BLE' SHARON

Sharon Ble' ci presenta tre sue poesie di cui la prima, "Logoro Vulcano", è arrivata seconda al concorso "Sentimenti Di... versi" indetto  dall'Istituto nell'anno scolastico 2014-15 .
a cura della redazione
di Ble' Sharon 4^ L ITE 

LOGORO VULCANO
La rabbia sprigiona
come un logoro vulcano.
Sale l’ebbrezza del distruggere,
ma sguscia lentamente 
l’inesorabile lacrima 
dalla porta della chiarezza.
Compare indolente, schiarendosi,
dopo essersi gettata nelle pagine
di un diario appena elaborato
con fermezza.
L’intento irrisorio di cessare di gemere,
per poi proseguire amaramente.


PAURA DI CAMBIARE
Il pensier mio al di là cadente,
a spiar quella fonte di calor che,
assieme ai passeri, vien bandita.
Una nube dichiara la fine della partita.
Quel luogo, irreale,
che amavo, ora deserto,
non lascia che desiderar di ritornare.
L’ira infinita che scatena una tempesta.
Un brivido scorre tra le mie vene,
un’intera esistenza ho già vissuto.
E rifletto.
Ora non cedere al buio dell’inferno,
poiché la speranza esternerà la sua fine.
Avanzo senza meta,
aspettando la tua guida.
In un soffio, mi tuffo nei tuoi occhi,
poggiati sul tuo dolce viso.
Così splendenti, così vivi,
m’ingannano svelandomi
segreti mai osati.
Il sussurro ghiacciato che si disperde
nell’aria già cambiata.
Niente ritornerà come prima.

LACRIME AL VENTO Alzo lo sguardo per spiar
l’ennesima nube che sovrasta 
i miei occhi.
Fisso e cerco di assimilare
tali difforme.
Ora cuor spezzato,
ora sangue,
ora dolore.
Ora, come uomo, geme.
Fradicia e senza ombrello
mi accomodo gentilmente
tra le braccia di un uomo ora riccio,
ora verde, di una corporatura marroncina.
Mi calo in un profondo sogno zuccherato
lasciando alle spalle la realtà,
ora troppo amara.
Gli occhi ormai calati,
abbracciano una goccia del mio dolore,
lasciandola cadere violentemente 
sul dorso della mano ora impugnata.
Ora avvilita, in solitudine
attendo che la gioia mi sovrasti con paura.



IL POTERE DI UN SORRISO(IN CLASSE A SCUOLA)
a cura di Annunziata Chiara e Matteuzzi Elena

Sorridere è molto di più che una manifestazione di piacere o gioia. 
Sorridere significa essere alleati della persona che sta imparando.  
Oltre ai vari effetti benefici, un sorriso apporta all'organismo, la riduzione dello stress e il miglioramento dell'umore. 
Il sorriso è utilizzato per specifiche ragioni sociali, per inviare diversi tipi di messaggi utili con l'altro.  
Recenti studi hanno dimostrato gli effetti positivi del sorriso comunicativo e di incoraggiamento in classe: studenti con docenti addestrati all'uso del sorriso in aula, hanno riportato un miglioramento significativo della memoria, attenzione, apprendimento, linguaggio, della relazione sociale e del benessere psicologico in generale.  
Il sorriso di un insegnante rappresenta la prova che qualunque cosa sia accaduta ieri, oggi è un altro giorno, altra pagina da scrivere. 
Uno dei propositi che NOI studenti Italiani crediamo legittimo è quello di entrare in classe con il sorriso per affrontare meglio le ore scolastiche e perchè no, tutta la vita. Sarebbe d'esempio per la nostra vita, più serena e compassata rispetto alle situazioni alterne, a volte di nervosismo estremo, che si vivono anche in classe, frutto ovviamente non del docente ma di tutto l'ambiente scolastico, a volte estremamente esigente con noi studenti.
Ma è a cominciare da questo rapporto "con il sorriso" che inizierebbe una nuova avventura del costruire insieme la nostra formazione e cultura che dovremo, poi, spendere, una volta usciti dalla scuola, all'esterno, sia nelle comunicazioni che nelle professionalità che, soprattutto nelle famiglie che costruiremo.



IL MONDO DI OGGI
a cura di Mura Roberta 3^ B ITE

articolo "inaspettato" che ho appena scritto ascoltando una semplice canzone di Vasco (il mio idolo)..ed è un pensiero che ho spesso e ho cercato di riportarlo scrivendolo..spero che vi piaccia ........

Nel mondo di oggi siamo tutti presi da qualcosa di importante, abbiamo tutto a portata di mano e raramente ci accorgiamo dei valori di ogni cosa proprio perchè siamo distratti continuamente.

In un mondo che corre,che inquina,che va avanti basandosi sui soldi, io voglio andare controcorrente e non seguire la massa..vorrei poter cambiare tanti aspetti a partire dall'inquinamento e dalla mancanza di rispetto verso l'ambiente e tanti altri..e la domanda sorge automatica: come e cosa fare per cercare di cambiare la mentalità persa della massa?

Come dice Vasco in “vivere una favola” :”cosa non darei per vivere una favola”...!! credo che il cambiamento debba avvenire in noi stessi prima di compiere un gesto,un'azione...

Possibile che siano più importanti i soldi delle relazioni umane? Il mio pensiero è quello di cercare di vivere con semplicità e ricorrendo ai valori, che arricchiscono di più il nostro cuore e anche il nostro “bagaglio di esperienze”.



I GIOVANI ITALIANI VERSO L'UE
a cura di Palazzo Francesco  5^ L.S. 
scritto il 03.11.15

Oggi, nell'aula magna del nostro Liceo qui a Gaeta, si è tenuto un interessantissimo convegno organizzato dall'Ance di Latina , rappresentato dal Presidente Ing. Davide Palazzo e introdotto dal Sindaco della città di Gaeta Cosmo Mitrano, sulla sensibilizzazione degli studenti Italiani al sistema Europeo.
Principalmente , alcuni esperti ci hanno spiegato in maniera molto approfondita la ragione per cui l'Italia, negli anni antecedenti la grande Crisi economica del 2008, non ha avuto una crescita economica e strutturale rispetto ad altri paesi dell' Unione. 
La motivazione per la regredita situazione economica del nostro paese è stata sicuramente una cattiva capacità amministrativa dei fondi inviati dalla Europa unita, al nostro Stato Nazionale, e in questo caso specifico, alla nostra regione. 
Approfondendo questo discorso abbiamo scoperto la quantità di fondi totale dell'unione (996 miliardi di Euro ca.) impiegata in ogni singolo settore (i maggiori sono stati impiegati nel settore agricolo e nella politica di coesione degli stati membri). Ci è stato inoltre spiegato lo schema base per effettuare una richiesta di programmazione destinata ad un interesse nazionale o europeo con relativi bandi e call tender. Queste nozioni che ci sono state trasmesse, a mio avviso sono molto importanti perchè ci permettono molto bene di capire la situazione in cui ci troviamo noi oggi, ci spiegano come possiamo migliorare in un futuro la nostra vita e quella del nostro paese (o anche della nostra Europa) e infine ci illustrano come sfruttare al meglio la nostra intelligenza e le nostre idee , creative o meno che siano, per ritagliarci un ruolo di prestigio nella società odierna. È un'iniziativa che spero venga estesa a livello nazionale poichè a mio avviso si tratta di una grandissima esperienza formativa che deve essere svolta da tutti gli studenti della nostra età.



COME UN ROMANZO
a cura di Coscione Daniele  5^ L.S.
scritto il 18.10.15

Ispirato come un poeta romantico mi è venuta in mente questa poesia ripensando ad una canzone che avevo ascoltato in radio di Francesco Sarcina "una parte di me":


Ho viaggiato
tra i ricordi della gente
Ho incontrato
il tuo sguardo tra la folla
Mi sorridi e mi fai capire
Che la vita ci regala
Qualcosa di straordinario.

Sei come la 
Parte di un romanzo
Ogni pagina
Profuma di 
Parole sempre nuove.
E ogni giorno
Mi aiuti a scrivere 
Un capitolo della nostra
Vita. 
Sei l'inizio della storia.
Un racconto che
Vivremo solo una volta.
Lo capisco dal tuo sguardo:
Aiutami a scrivere
La fine del romanzo.


Chi sono i DSA

a cura di Raucci Vincenzo  L.S. 
a.s. 2014/15

Tom Cruise e Mika cosa hanno in comune? Sono entrambi dislessici.
Non sono malati, sono DSA, cioè hanno Disturbi Specifici dell'Apprendimento. 
I dislessici sono coloro che confondono o invertono nello scrivere e nel leggere leD e le T, le P con le B, hanno difficoltà a leggere e comprendere ciò che leggono, confondono numeri e hanno difficoltà nell’ eseguire le operazioni. 
Alcune zone del loro cervello è come se non fossero attivate, ma con il giusto 
lavoro possono essere recuperate. Nel passato erano i " somari" messi all'ultimo banco, che non capivano e 
venivano bocciati più volte. Oggi fortunatamente il nostro sistema scolastico 
permette di usare per loro, degli strumenti compensativi e dispensativi. 
L'alunno riconosciuto DSA, a seconda della disciplina è dispensato dall'eseguire alcune attività o utilizza mezzi e metodi compensativi. 
Per esempio per matematica utilizza la calcolatrice, è dispensato dalle prova 
scritta delle seconda lingua, lavora per mappe concettuali, programma le interrogazioni, utilizza gli audio libri, si evita di farli scrivere sotto dettatura. 
Questo permette loro di raggiungere gli stessi obiettivi degli altri alunni, usando percorsi alternativi, evitando così che nasca in loro frustrazione per gli insuccessi scolastici.



TEMPO                                          a cura di Arianna La Rocca 3^ C ITE 




TEMPO

Infiniti secondi
davanti ai miei occhi,
ore di anni.

Nostalgia, speranze, illusioni,
piccoli germogli della mia primavera.
Chiudo gli occhi,
una lacrima sul mio viso.

Intorno a me l’inverno della vita
e un bianco manto sulle ore dei miei ricordi.
Tempo… torna indietro!



FAI...ANCHE TU PRIMAVERA!  a cura di Ble' Sharon 4^ L ITE

La primavera ha bussato alle nostre porte, e non poteva augurarci un miglior buongiorno!
Il week-end di inizio stagione si apre con la 24° edizione delle "Giornate FAI di Primavera". 
Il FAI, Fondo Ambiente Italiano, cerca ogni anno di valorizzare, in Italia, l'Ambiente. E con concretezza e qualità, la fondazione fa scoprire, all'Uomo, il luogo in cui vive, con lo scopo di proteggere un patrimonio unico al mondo che appartiene a ognuno di noi. 
Il tutto si svolge con un'atmosfera all'insegna della cooperazione. I luoghi che prima risultavano invisibili e, alcuni inaccessibili, in questi due giorni, diventano popolari e aperti a un pubblico grande e numeroso. 
Il risultato? Una meravigliosa conoscenza del fantastico e ricco territorio in cui quotidianamente viviamo, ma che non ci accorgiamo, e la promozione dell'amore per la cultura e il paesaggio. 
Gaeta s'illumina di turisti nella Cattedrale di S.Erasmo, nella chiesa di S.Giovanni Evangelista a Mare e i resti della chiesa di S.Salvatore, dove le guide turistiche siamo proprio noi alunni dell’Istituto Tecnico ad indirizzo Turistico, Liceo Scientifico E.Fermi e Istituto Comprensivo "P.Amedeo".
Gli "apprendisti ciceroni", imparano così, con questa fantastica esperienza, a relazionarsi con il pubblico, avendo l'occasione di studiare bene l'arte e il territorio poco conosciuto. Ovviamente con responsabilità e impegno!
BUON INIZIO PRIMAVERA!



"LA SPERANZA NEL FUTURO"  premiata una nostra compagna - MAJA PELLEGRINO -     a cura di Camelio Noemi 3^ C ITE

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Molto significativa la lirica della studentessa Maja Paulina Pellegrino, della 3Cr (Sezione Commerciale del Fermi), che ha sentito il bisogno di comunicare attraverso la poesia le forti emozioni provate in occasione dell’attentato del 13 novembre a Parigi. 

Una poesia che le ha consentito di guadagnarsi un premio letterario alla prima edizione del concorso nazionale  "Parole Giovani".

La sensibilità dell’autrice l’ha portata ad una significativa riflessione: l’ingegno, la scienza, il progresso, il sapere sono delle armi che, se non utilizzate razionalmente, possono ferire! Ed ecco che “la storia si ripete” : proprio quando sembra di aver fatto enormi passi in avanti, verso la libertà di pensiero e la democrazia, ecco che si retrocede! Eppure nel cuore di Maja la speranza non si spegne: “il coraggio di amare salverà i sorrisi”.
Per Maja, infatti, la soluzione è l’amore: sinonimo di pace e bene.
E’ con queste importanti riflessioni che la studentessa ha esordito nel concorso nazionale “Parole Giovani”  guadagnandosi un meritatissimo terzo premio. La sua poesia dimostra inoltre una cosa importante: non è vero che i giovani di oggi hanno perso la capacità di riflessione... giovani come Maja rappresentano invece la speranza nel futuro!           Camelio Noemi 3^ C ITE

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13 NOVEMBRE. PARIGI

Luce spenta nel cielo ancor scuro
Un'esplosione. Due. Ancora
E' guerra dopo anni di lotta per la pace
Presunzione
Ingegno
Scienza
Il progresso è un arma
Il sapere può ferire
La storia si ripete
Passeranno anni ....
armi innovative
stermineranno generazioni,
idee, pensieri
Il coraggio di amare salverà i sorrisi




ARTE DI STRADA O ARTE URBANA   "LA STREET ART"  a cura di Scuccimarra Sara 4^ M  ITE

Arte di strada o anche arte urbana, così viene oggi denominato il fenomeno, pare, più diffuso tra i ragazzi. Dopo internet, questa "nuova arte" sta diventando forse uno dei mezzi di comunicazione più utilizzato dagli adolescenti. 
Un modo di esprimersi, un modo di vedere le cose nella prospettiva più colorata e creativa che ci possa essere. 

Milioni di ragazzi che intraprendono questo modo di vivere l'arte per dar vita attraverso le loro opere a punti di vista politici, e critiche al sistema. O, anche solo per abolire la proprietà privata. 

Questi ragazzini i così detti "writers" dipingono un nuovo mondo a colori, rivendicando strade, piazze, palazzi e treni. 
La street art offre la possibilità di avere un vasto pubblico di spettatori, opere viste oltretutto gratuitamente. Da la possibilità a chiunque di esprimersi, dovunque e con qualunque mezzo, elinimando in qualche modo il fare artistico consolidato, vecchio e stantio.

A tre decenni dalla sua comparsa questo graffitismo urbano ha conquistato e donato un sorriso a milioni di persone, anche perchè, tramite foto condivise sul web, il fenomeno ha avuto modo di espandersi così tanto da coinvolgere compagnie di grafica pubblicitaria e campagne marketing ed assumere una propria connotazione, sia professionale che artistica. 

Negli anni 2000 ha però raggiunto l'apice quando questa ha iniziato una collaborazione con la municipalità, insieme a musei e famose gallerie d'arte. Un vero e proprio modo di vivere e riscoprire l'arte, quasi a denominarla arte contemporanea “moderna”!

LE VIE DI GAETA - PERCORSO GASTRONOMICO CULTURALE    a cura di Mura Roberta 4^B ITE


IL 24 settembre 2016 dalle ore 17.30 si è svolta una delle principali manifestazioni gastronomiche della cittadina di Gaeta.
Quest'evento tipicamente gaetano, è svolto in Via della Indipendenza, dove sono stati esposti tutti i prodotti tipici della città e non solo: tielle, dolci di tutti i tipi,bevande, e, arrangiamenti musicali. 
Si è respirato un'atmosfera quasi medievale,specialmente perchè svolta in una delle maggiori vie storiche che ha attratto non solo persone del posto ma anche numerosi turisti.
Anticamente Via della Indipendenza era denominata “Via del Borgo” e, solo dopo la capitolazione della fortezza di Gaeta e il Regno d'Italia, i Piemontesi la chiamarono con l'attuale nome.
Il percorso è stato tracciato in parte dai romani per collegare il porto alle ville romane alla via Appia e alla via Flacca; è possibile osservare ancora oggi resti di case con reticolato romano(opus raeticolatum).
La strada è intersecata da vicoli e presenta una forma a spina di pesce. I vicoli verso il mare non sono mai coincidenti con quelli rivolti verso il monte, per evitare che il vento proveniente dal mare, quando spira troppo forte, rendesse i vicoli stessi invivibili.
Tra le varie abitazioni è possibile scorgere anche delle volte che, posizionate trasversalmente alla strada, fungevano sia da struttura che elementi di collegamento.
La parte primitiva del borgo è quella denominata “castello-borgo vecchio” e proprio qui, nell'ottocento, fu costruita la prima chiesa dedicata a San Cosma e Damiano. Quest'ultima fu distrutta dai saraceni dell'846. La loro cacciata definitiva dall'Italia peninsulare è stata segnata dalla vittoria della battaglia del Garigliano del 915.

La parte sottostante la chiesa, fu utilizzata come luogo di sepoltura.

LETTERA AD UN AMICO(al migliore degli amici) a cura di Scuccimarra Sara 5^ M ITE 

“È Il mio migliore amico.
Non di quelli che senti 24h su 24h, non di quelli che vedi tutti i giorni, non di quelli che ti riempiono di messaggi sdolcinati. 

Il mio è diverso. 

Non ci sentiamo sempre, capitano giornate intere in cui non ci si scambia neanche un messaggio…ma il rapporto non cambia.
Riprende sempre da dove abbiamo lasciato.

È più grande di me. Abbiamo stili di vita simili e allo stesso tempo opposti.
C’è sempre, mi sa consigliare, mi sa ascoltare, sa come comportarsi in qualsiasi situazione. Mi fa sentire protetta, mi ha fatto accedere ad esperienze che mai avrei immaginato, mi dà un senso di sicurezza indescrivibile.
Siamo dei duri, le cose sdolcinate non fanno per noi. Però quando ci diciamo qualcosa di carino, sappiamo che è qualcosa di sincero e con un valore.
Non so se io per lui sia importante quanto lui lo è per me…ma non m’importa. So di sicuro che mi vuole bene, so che mi aiuterebbe qualora ne avessi bisogno, che nonostante lui sia in giro a fare chissà cosa e chissà dove, sarebbe disposto a venire in mio soccorso, so che se non ci vediamo da tempo lui c'è sempre.
Non deve pensare neanche per un minuto che io non tenga a lui.
So che gli fa piacere stare in mia compagnia e il fatto che io sia più maschiaccio di lui. 
È capace di non farmi sentire a disagio quando esco con i suoi amici e non ci sono altre figure femminili.

Lui è diverso.
Mi fa tornare il sorriso.
Potrei dirgli di tutto.
Ho piena fiducia in lui.

Il mio migliore amico è una di quelle persone che arrivano nei momenti peggiori per migliorarti la vita…è arrivato nel momento in cui avevo estremamente bisogno di qualcuno che mi stesse accanto. Anche con la sua testardaggine e un po’ con la sua follia è riuscito a tirarmi su ed a farmi sorridere.
Mi aiuta, mi sostiene e mi sta “accanto” nei momenti più difficili, e si metterebbe contro il mondo intero per me.

Ho scritto “accanto” fra virgolette perché purtroppo viviamo distanti, ma nonostante ciò lui è diventato una parte fondamentale della mia vita…gli voglio un bene dell'anima, non so dove sarei a quest'ora se non l'avessi conosciuto… e dire che è successo tutto per caso.. uno dei casi migliori che potesse accadermi." 

ESSERE SE STESSI  a cura di La Rocca Arianna 4^C ITE

Fu una bastonata dura per me. Ma poi che farci? Continuai la mia strada tra le trasformazioni del mondo, anch’io trasformandomi
Una frase tratta da Le Cosmicomiche di Italo Calvino del 1963/64, con un concetto, sempre attuale. 
Cosa vuol dire? Viviamo in un’epoca in continuo cambiamento e progresso, in cui nuove innovazioni e idee ci sorprendono giorno dopo giorno, ma nelle persone continua a vivere forte il desiderio di conformarsi, di creare e uniformarsi ai nuovi stereotipi. Per sentirsi parte della società ed esserne accettati, in molti si adeguano al comportamento altrui, stesso taglio di capelli, stesso modo di vestire, stessi gusti o desideri, tutto per paura di essere se stessi. 
Quindi, come riporta la citazione, si cambia il proprio modo d’essere per diventare “diversi”, quasi estranei e sconosciuti, per inserirsi all’interno di una società che, crudele, ci chiede di adeguarci ai cliché in uso. In questo modo però, per essere accettati dagli altri, si perde e si sopprime il vero “io” ed il vero senso di noi stessi. Inconsciamente si accende un odio interno tra la propria personalità e quella nuova da acquisire. Quest’ultima fa in modo di eliminare tutte le tracce di ciò che “realmente è la vera” a favore di abitudini, comportamenti e situazioni di fattura conformativa e convenzionale. Una società conformista è sinonimo di gabbia; una gabbia in cui viene privata la libertà di volare con le proprie ali e i propri sogni, in cui si vaga in uno spazio chiuso, senza possibilità di uscita, incontrando tante maschere differenti e pochi volti. 
Dunque la domanda, che assilla la mente di ogni essere umano consumandola di indecisione, è: Essere o non essere? O meglio... essere se stessi o confondersi tra i tanti uguali nel mondo? Tutti abbiamo un indole, un pensiero, un atteggiamento, dei gusti, delle attrazioni diverse, queste non devono nascondersi, bensì continuare a vivere a pieno la loro “diversità”. 
Bisogna tenere a mente che le persone incapaci di crearsi una propria immagine “vera-reale” sono ignare dell’immensità che circonda. Sono loro stesse che inducono, a forza e a danno delle loro menti, comportamenti e abitudini insignificanti che le oscurano,  imprimendo l’illusione dell’essere “normali”, e non vedono e criticano l’unico cambiamento possibile, che è in loro stesse. I pregiudizi infondati e arcaici che spaventano l’uomo non hanno alcun significato, sono solamente lettere che unendosi si annullano e svaniscono nell’aria. 
Il concetto è allora chiaro: la chiave di tutto, della vera libertà , è saper essere se stessi. Distaccarsi dalla felicità comune conformata, dal gregge e ritrovare la vera partendo dalla rivalutazione di se stessi. Ogni essere umano è unico nel suo genere, ha delle caratteristiche, delle emozioni e dei gusti diversi, ed è proprio l’insieme di tutte queste magnifiche sfumature che da vita al più bello dei quadri della vita. 
Ci sono uomini e donne che hanno vissuto nella derisione, accusati di essere folli a causa delle loro idee distanti dai normali canoni. Alcuni esempi sono Thomas Edison, considerato troppo stupido dai loro insegnanti per apprendere qualcosa, eppure grazie a lui oggi le nostre case sono illuminate. Einstein, l’inventore della teoria della relatività, considerato lento e mentalmente handicappato dai suoi insegnanti, eppure  è stato uno dei più importanti scienziati al mondo. 
Una citazione di Nietzsche recita “E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da coloro che non potevano sentire la musica”.  
Il mio consiglio, dunque , soprattutto agli adolescenti, è quello di continuare a danzare sulle note della propria musica e magari insegnare agli altri ad ascoltare le diverse armonie del mondo.


RECENSIONE DEL FILM DI ROBERTO FAENZA "LA VERITA' STA NEL CIELO"   a cura di Scuccimarra Sara 5^ M ITE
Possiamo dire che nessun caso di cronaca ha accompagnato la storia dell'Italia come il caso Orlandi, in questi lunghi anni molte sono state le piste seguite dagli inquirenti e le ipotesi dietro la scomparsa della ragazza.
Il regista Roberto Faenza ha ricostruito la vicenda, avvicinandosi molto a quella verità mai raccontata, con il film " La verità sta in cielo."
Il 22 giugno 1983 una ragazza di 15 anni, Emanuela Orlandi, sparisce dal centro di Roma e non farà più ritorno. E’ figlia di un commesso pontificio e ben presto si capisce che la scomparsa coinvolge diversi poteri forti, dal Vaticano alla Banda della Magliana, fino a Mafia Capitale. La sua scomparsa è l’occasione per il regista per raccontare la piramide di delinquenza e omertà, che da quel momento metterà in ginocchio la capitale. 
Una vicenda con profonde ramificazioni ancora attuali in un tessuto tipicamente italiano che coinvolge politica, criminalità organizzata e una parte della Chiesa. Il giorno della scomparsa, Emanuela si recò a lezione di musica attorno alle ore 4.00 del pomeriggio, per uscirne come di suo solito attorno alle 19:00, dopodiché telefonò a casa, dove parlò con la sorella riguardo a una proposta di lavoro che avrebbe ricevuto, come promotrice di prodotti cosmetici di una nota marca. Tuttavia, la sorella sconsigliò di dar retta a una proposta simile e le suggerì di tornare quanto prima a casa per parlarne con la madre. Questo fu l'ultimo contatto che Emanuela ebbe con la famiglia. In seguito, fu accertato che la ditta di cosmetici in questione, non aveva nulla a che vedere con l'offerta di lavoro proposta alla giovane; risultò, oltremodo, che anche altre ragazze furono adescate da un uomo che si spacciava per un consulente della medesima ditta.
Dopo la telefonata, Emanuela raggiunse due compagne di corso alla fermata dell'autobus. A detta delle ragazze, Emanuela raccontò di aver ricevuto una proposta di lavoro molto allettante e che avrebbe richiesto il permesso di partecipare ai propri genitori, pur sapendo di dover fare molta attenzione. Attorno alle 19:30, prima una e poi l'altra amica salirono su due autobus diversi dirette a casa, mentre, a detta di una di loro, Emanuela non salì a sua volta sul mezzo pubblico perché troppo affollato e disse che avrebbe atteso il prossimo. Da questo momento, della ragazza si perdono le tracce e tutto rimane, sin ad oggi nel silenzio. 
Secondo un'altra versione, dopo la telefonata, Emanuela confidò a un'amica, e compagna della scuola di musica, che sarebbe rimasta ad attendere l'uomo che le aveva fatto l'offerta per avvisarlo che avrebbe chiesto il permesso ai propri genitori. L' amica, dichiarò che Emanuela l'avrebbe accompagnata alla fermata dell'autobus, lasciandola alle 19:30 per salire sul mezzo pubblico. Questa, tuttavia, riferì anche di aver visto dal finestrino Emanuela che parlava con una donna dai capelli ricci, la quale però non fu mai identificata, anche se alcuni suggerirono che si trattasse con ogni probabilità di qualche altra allieva-amica della scuola di musica.

il titolo già di suo è un input: “La verità sta in cielo”, come a suggerire che nessuno a questo mondo, con i pochi dati in possesso, potrà mai dirci quanto accaduto davvero a quella che, allora, era una quindicenne, e che nulla aveva a che fare con i loschi giri di potere a cui qualche investigatore rimanda. Nessuno, nemmeno Papa Francesco, che suo malgrado, come riferiscono molte voci insistenti, probabilmente conosce la verità a distanza di 30 anni e su diverse indagini archiviate presso la Santa Sede. 
E allora a Faenza viene spontaneo chiedersi: “Cosa può esserci di così terribile da indurre il Vaticano al silenzio?”. Siamo troppo mortali per capirlo, o forse troppo ingenui? Così ingenui che per decenni abbiamo dato credito a teorie, bugie e servizi segreti esteri, senza accorgerci che forse la soluzione era dietro l’angolo, proprio lì, in Piazza Sant’Apollinare, nella basilica affianco all’istituto in cui Emanuela suonava il flauto.
Credo che ciò che ha colpito di più Faenza sia proprio il fatto che all'inizio gli inquirenti si erano convinti che si trattasse di una bravata adolescenziale, tanto che neanche la polizia stessa prese in considerazione i parenti di Emanuela, che avevano sporto denuncia. E, soprattutto, che le ipotesi e le accuse che si sono accavallate in questi decenti hanno portato al coinvolgimento dello stesso Vaticano, dello Stato Italiano e della mafia di Roma capitale stessa. In quest'ultima, Renatino De Pedis, criminale italiano e boss dell'organizzazione criminale romana banda della Magliana e presunto colpevole dell'assassinio della quindicenne. 
La cosa che più colpisce me, invece, vedendo il film e dopo svariate ricerche, è proprio come il De Pedis sia stato, in un certo modo, coperto dallo Stato Vaticano, in quanto alla sua morte si consentì che fosse tumulata la sua salma, proprio li, a Sant'Apollinare, dove scomparve Emanuela e dove frequentava il medesimo corso di Musica.
Faenza, con "La verità sta in cielo", è riuscito a portarmi la verità davanti sull'Italia e gli stessi italiani, o meglio su certe "italie" e certi "italiani". 
Omertosi e schiavi di un sistema politico ed economico, basato su morte, potenza criminale, denaro ed un'infinità di bugie  e in cui, parte della  Chiesa stessa, potere del credo religioso, puro, onesto e trasparente, è implicata.